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venerdì, luglio 20, 2007

20.07.2007 - Il Porto (Circeo)

Di ritorno da un ennesimo viaggio di lavoro, complice le alte temperature di questi giorni, annuncio ai miei colleghi che oggi l'ufficio non mi avra'. Recupero il giorno di ferie perso a causa della trasferta in terra marocchina. Armi e bagagli in macchina, anche il cane questa volta mi segue in quel del Circeo. Poco male, viene scaricato a casa e io di corsa al Carrubo a saggiare la situazione. Desolante. Caldo e afa la fanno da padrona, ma di vento neanche un accenno. Almeno, la bandiera fa fatica ad alzare la testa, forse affranta anche lei da tutto 'sto calore. Siamo in tre, qualche principiante in acqua ma non e' proprio il caso di provarci. Anzi, per un istante da lontano giungevano raffiche che facevano sperare bene, ma si trattava di un fuoco di paglia. Che pero' mi e' costato la fatica di scaricare tavola e vela in spiaggia.

Allora faccio un bagno ristoratore, meditando la prossima mossa. Suicidio? Eppure qualcosa in fondo si muove, fuori dalle mura del porto alcune barche si muovono a vele spiegate, addirittura sbandate quel che basta da far pensare che il vento sia sostenuto da ponente. Ma non c'e una cavia per andare a saggiare le condizioni, meglio non rischiare co 'sta cippa nell'aria...

Poi il miracolo. Ugo e Giusy fischiano, al porto sembra entrare bene, e mi accodo a loro per andare a vedere. Effettivamente vento c'e', anche se si prospetta una buona nuotata prima di raggiungere la "fly zone". Monto grande come al solito, faccio in tempo a discutere con il parcheggiatore del porto (forse e' il caldo che da alla testa, ma al Circeo stanno veramente esagerando) e sono in acqua. Nuoto per un centinaio di metri, poi parto planando subito. Eccola la mia tavoluzza bedda, allora erano false le voci che ti davano piena d'acqua... il vento e' bello teso, direi intorno ai 16/18 nodi da ponente, eccezionalmente non rafficato. Do giu' di bordi, puntando la sagoma dell'isola di Zannone proprio di fronte a noi. Che bella giornata, acqua piatta ed ogniI tanto qualche ondina sollevata dal megayacht di turno per fare dei bei salti. Lo speed loop e' la prossima manovra. I bordi a rientrare consentono di stringere parecchio, quando il vento sotto il promontorio del Circeo (che spettacolo, a proposito!) rinforza.

Un paio d'orette, fino alle 16:30, poi rientro anche perche' ero rimasto solo e non e' consigliabile avventurarsi da quelle parti senza una vedetta d'appoggio. L'ultima planata a stecca mi evita di fare altri 100mt a nuoto, smonto e di corsa a casa prima che il cane distrugga la mobilia. Intanto ho messo a dormire la scimmia, almeno fino a domani :)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

IO C'ERO!

Checco ha detto...

Io CHI??

Anonimo ha detto...

maurizio... (mauridio84)

Alfredinik ha detto...

A Checco ....ma finiscila , ma voi andà a lavorà...!

ma mo come fai in Spagna ?

c'è Viana do Castello in Portogallo....vedi un po tu !