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lunedì, ottobre 22, 2007

20-21.10.2007 - Doppietta a Vigna di Valle


Foto by serfare.com

Day one

La discesa di aria gelida preannunciata nei giorni passati dalla totalita' dei servizi meteo non si e' fatta attendere. Venerdi un primo passaggio aveva spazzato il centro nord della penisola. Io ero all'estero per lavoro e me la sono persa. Ma il WE promette ancora aria, oltre ad un brusco calo delle temperature. Sabato mi imbottisco di aspirine e parto alla buon ora verso Vigna, armato di tutto punto (anche la 7.5, non si sa mai). E' previsto grecale ma solo per il tardo pomeriggio. Gia' sull'Aurelia gli alberi si agitano come mai: strano, sono solo le 11. L'impressione che ho avuto durante il viaggio viene confermata una volta che sono in vista del lago: spapera di brutto e dall'alto scorgo qualche tavola che plana a cannone.

Sono sul lungolago, altezza Bar Brazil. Molte vele piccole, dalla 5 alla 5.8. Io sono un peso maggiore e monto la 6.3 ricucita alla bene e meglio dopo l'incidente al Golfetto. Alle 11:30 sono in acqua con il FSW e plano a meraviglia. Vento da NE perfetto, bordi lunghi a stecca e chop pesante. Condizioni perfette per saltare, rigorosamente mure a dritta (ho scoperto che mura a sinistra sono una pippa, leggi in basso). Il vento rinforza nel pomeriggio, e il freddo incomincia a farsi sentire, soprattutto alle mani che si congelano facilmente. La 6.3 incomincia ad essere troppa, rientro e cazzo a morte di bugna e caricabasso per gestire la potenza in eccesso (che -mi insegnano - non e' niente senza controllo!). Evito una catapulta per un soffio e continuo a saltare come un grillo. Alle 4:30 esco sfinito con il vento che continua a soffiare. Meglio conservare le forze per domani.



Day two

Domenica mattina, gola a pezzi, ancora aspirine. Mi sveglio con calma alle 9:30, con calma faccio colazione, poi CON CALMA vado a caricare la macchina. Sono le 11. sempre CON CALMA mi avvio verso vigna (report matuttino: stanno uscendo con le 4.7! Perche' avere fretta, allora?), dove arrivo verso le 12 circa. Questa volta l'impressione durante il viaggio e' che ci sia meno vento rispetto a ieri. STRANO, penso, oggi i vari meteo prevedevano la BROCCA, molta piu' aria di ieri. E in effetti Bracciano sembra meno agitato rispetto a Sabato. Pochi planano - i soliti cannavota - e molti sono a terra a scrutare possibili segni di vento in arrivo. Nel dubbio, monto la 5.3 e il 115lt, entro in acqua per constatare che si, vento proprio non ce n'e'. Bagnato come sono, non posso far altro che unirmi alla simpatica combriccola a terra e congelarmi in attesa che stappi.

Il tempo passa e gia' pensavo alla fregatura del secolo. Poi arriva Karmacoma, che ha avuto tempo di dedicarsi ad un bel pranzetto in famiglia, ed inizia il rito (propriziatorio) di armare tavola e vela. Io lo osservo con qualche dubbio, ma il vento finalmente entra, e forse ho scoperto che esistono, oltre che i seccavento, anche chi il vento se lo porta appresso.


Schizzo in acqua e inizio a planare. La 5.3 e' perfetta, il FWS vola sul chop, peccato solo per la direzione del vento, che oggi e' un po' troppo ON e mi impedisce di saltare come vorrei (perche' costretto a farlo mure a sinitra...!). Ma va bene lo stesso, non ho piu' l'amaro in bocca, e vado avanti altre 3 orette non accorgendomi che 1) le mani sono letteralmente congelate e 2) incomincia a farsi tardi. Il sole e' infatti calato oltre le colline, e anche se il panorama del lago e' mozzafiato, incomincio ad avere problemi di visibilita'. Mettiamoci anche un "pizzico" di stanchezza ed ecco che scatta un mega catapultone, con la pinna che si infila sulla sabbia ed io che dopo una prima giravolta attaccato alle cimette del trapezio finisco sbattendo sul fondo, praticamente la battigia. Comico ma non troppo, fortunatamente niente si rompe. E' ora di tornare a casa, smonto alla luce del faro della Kia (l'altro s'e' rotto) e fuggo in direzione Roma, non prima, pero', di aver divorato un cappuccino, due tramezzini, una bibita e una confezione di Bounty per recuperare almeno parte (!!) delle energie. La scimmia non protesta anche perche' dorme beata.

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