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domenica, febbraio 18, 2007

San Felice Circeo - 18.02.2007


Sveglia presto questa mattina. Un minimo barico di fronte alle coste laziali promette venti di scirocco lungo il litorale pontino. Unica incognita la pioggia, prevista per la seconda meta' della giornata. Preferisco non rischiare, cosi' carico la macchina e mi dirigo verso il lido di Latina. Alle 9:30 la situazione e' allarmante: a parte i soliti pescatori, di vento non se ne parla, se si esclude una leggera brezza da est. Intanto lo stomaco brontola, nella fretta ho dimenticato di fare colazione. Mi dirigo verso il Circeo, tanto vale aspettare un po' e mangiare qualcosa al forno di Mezzomonte. AAAH ma qui il vento c'e', me pareva! Sbrigo la pratica "pizza" in poco piu' di un nanosecondo, placo l'essere che vive nel mio stomaco, e schizzo verso il lungomare. Spettacolo! Il mare spapera di brutto, ci sono i soliti kiter gia' in acqua (ma a che ora si sono svegliati?), un ragazzo che sta montando una 5, poi arrivano alcune vecchie conoscenze che montano le 5.5... vabbe', ma io che sono sovrappeso non me la rischio e prendo la fida Ezzy 6.3 con il 115lt e sono in acqua. Primo impatto -sara' il ricordo di Capo Verde- e' la temperatura dell'acqua, veramente freddina. Certo, non siamo ancora in condizioni al limite della sopravvivenza, ma ancora adesso mentre scrivo mi vengono i brividi... vabbe', la sensazione svanisce istantaneamente nel momento stesso in cui inizio a planare. Quanto tempo... l'S-Type soffre parecchio sulle onde e il mare particolarmente chopposo. Un clamoroso buco di vento proprio di fronte agli scogli mi fa temere il peggio, ma riparto (di slancio!) e incomincio a divertirmi. Anche la scimmia fa "pat pat" sulla mia spalla. Vado avanti un paio d'ore, con vento sui 20 nodi, faticando parecchio sui bordi a rientrare a causa della forma delle onde, veramente un gran casino. Sara' ma intanto qualcosa si riesce anche a surfare. Di manovrare non ci penso neanche... ma intanto l'essere immondo che vive nel mio stomaco reclama cibarie: mi fermo giusto il tempo per placare la sua ingordigia con un tre etti di focaccia, di cui mi ero fortunatamente promunito nella sosta a Mezzomonte. Ma la scimmia batte ancora sulla spalla, si e' accorta che il vento ha rinforzato ancora. Va bene, e' giunto il momento della FSW 101. Cambia musica! Planata immediata, sulle onde e' una meraviglia, supera il casino e sono subito fuori. Intanto ha cominciato a piovere, ma per fortuna il vento regge. Sui bordi a rientrare si puo' surfare qualche ondina sul metrello, naturalmente incasinata e con poca, pochissima parete e tanta, tantissima schiuma. Ma la scimmia s'accontenta. Pure io, perche vado avanti ancora un paio d'ore, provo anche qualche salto su alcune rampe (atterro di prua per paura di sfaciare tutto... no la FSW non se lo merita), fino a che raggiungo lo sfascio fisico, con braccia e mani che praticamente non fanno piu' parte del mio corpo e godono di vita propria. Smonto sotto la pioggia, almeno lavo l'attrezzatura, e mi cambio in macchina con il riscaldamento a palla. Riacquisto la funzionalita' degli arti superiori, mi sparo quel che resta della focaccia e mi dirigo verso la capitale sotto la pioggia. Che strana sensazione, sono felice... sara' perche la scimmia ora dorme contenta con il sorriso stampato in faccia?

1 commento:

Syder ha detto...

Bella Fra!!! Finalmente premiato!! Io sono andato ad un pranzo di laurea e passando sulla pontina ho incontrato qualke compagno surfer che si dileguava verso il mare!! Azz...ho giustamente rosicato!! La tavola nuova ti da soddisfazioni, le ricci pagano bene!!Ciaooo!!!!