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sabato, febbraio 20, 2010

El Yaque - Il ritorno



Ritornato dal Venezuela, dopo un viaggio che rischiava di durare ben oltre le 24h programmate (grazie alla "solerzia" dei controlli antidroga all'aereoporto di Caracas), vi rimetto un piccolo riassunto dei 15 giorni trascorsi sull'isola di Margarita.

El Yaque non è - contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare - la tipica location caraibica con mare cristallino e sabbia bianchissima; non è niente che vi farà gridare al paradiso terrestre. Dal punto di vista turistico il resto dell'isola ha molto di più da offrire che una spiaggia di qualche centinaio di metri ed un mare non proprio cristallino. El Yaque, in sostanza, è stata costruita pensando al turista straniero, baretto sulla spiaggia e albergo a due passi dal mare, ma niente di caratteristico se non la disorganizzazione venezuelana, prodotto tipico dell'isola.

Veniamo al "dunque". 10 giorni giorni su 13 di surf, questo potrebbe essere il riassunto di questo viaggio. Ma non è tutto, il vento ha soffiato costantemente e con forza durante tutta la nostra permanenza. Ci sono stati giorni in cui ho messo la 4.2 e montato su un 85lt, condizioni con chop spaccaossa e vento rafficato. Materiale 2010 (almeno le tavole Fanatic, che mi sono piaciute parecchio soprattutto nelle misure intermedie - ho provato quasi tutto il range di tavole del Freewave, dall'85 al 115) tutto affittato al Planetsurf (vele North).

Da rimarcare la presenza di alcune star, primi fra tutti Gollito Estredo e Ricardo Campello, senza dimenticare Antoine Albaeau che si allenava con lo slalom. Foto a volontà.... e spettacolo per i presenti. Abreve anche un video, non appena finisco di montare quello girato con la GoPro.

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