venerdì, ottobre 23, 2009
Ereaga, alla fine
Ereaga 22.10.2009 from Francesco Fucelli on Vimeo.
Dopo una lunga, anzi lunghissima, attesa il vento ha fatto finalmente la sua comparsa sulle coste bilbaine. Non come da previsione - i soliti Windguru, Windfinder davano infatti temporale con raffiche fino a 30nodi da NW - ma abbastanza da permettermi di bagnare la vela nuova e di provare la GoPro. Così, una volta armato, sono in acqua con la 5.3 e il 100lt solo per scoprire, dopo alcuni bordi, che il vento era rafficatissimo, che di 30 nodi non se ne parla (saranno stati si e no 20), che le onde di 4mt sono in realtà di mezzo metro e che gli scogli semiaffioranti hanno una predilezione a mangiarsi le pinne (e i piedi), manco fossero squali... insomma da queste parti, ormai ho capito, per strappare una uscita in windsurf bisogna soffrire.
Note al margine. Non posso ancora dare un giudizio sul nuovo rig, dato il tempo a disposizione. Circoletto rosso per la GoPro Action Cam, che grazie all'obbiettivo wide angle permette di effettuare delle discrete riprese. Buona visione!
giovedì, ottobre 15, 2009
Locals only
Divertentissimo video sul fenomeno del "localismo". Quando viene esportato in altri contesti ci si rende conto che si sfiora il ridicolo... buona visione!
mercoledì, ottobre 14, 2009
Billabong Pro 2009 - Mundaka, anzi no... Sopelana!
E' appena terminato, nella spiaggia "backup" di Sopelana, il Billabong Pro 2009. La vittoria è andata all'astro nascente brasiliano Adriano De Souza, classe 1987, che in finale su onde di poco più di un metro ha battuto l'australiano Chris Davidson (anche per lui prima finale in assoluto nel tour ASP). De Souza è riuscito anche nell'impresa di battere in semifinale un infortunato Kelly Slater di misura (la differenza di punteggio finale è stata di appena 0.07 punti, a dimostrazione di quanto lottare per battere il campione americano) sfoggiando velocità e radicalità allo stesso tempo.
Radicalità in action
Kelly contro Adriano
Il campionato è stato caratterizzato dai capricci meteo. La prima giornata è stata chiamata nel main spot di Mundaka, con onde di un metro e mezzo tubanti. Si sono svolte le prime otto heat, tutte molto spettacolari, con la classica lunghissima sinistra che ha dato il meglio di se nonostante la mareggiata fosse già in calo evidente.
Nei giorni successivi il mare non ha voluto collaborare e l'evento è stato dichiarato off per ben ben 7 giorni di seguito facendo temere il peggio.Una piccola swell ha però fortunatamente riaperto le danze, prima a Mundaka, dove si sono conlcusi il round 1 e il 2, con la grande sorpresa per l'eliminazione di Joel Parkinson che viene così scavalcato in classifica generale da Mick Fanning, mentre il R3 e le finali si sono svolte nello spot di Sopelana su onde di 1.5mt e mare nuovamente in calo.
Kelly Slater, 37 anni e ancora fa sentire la sua voce alla grande
Il Re: mai nessuno come lui
domenica, ottobre 04, 2009
No Wind, no Waves - Considerazioni
A parte i pensieri che viaggiano al di là dell'oceano ho trovato un nuovo passatempo per "casi di emergenza" come questi - in assenza cioè, di vento ed onde: una mountainbike. Da queste parti, fortunatamente non mancano percorsi da fare in biciletta, lungo le scogliere con paesaggi incantevoli, lontano dal traffico delle strade. Insomma, le occasioni per svolgere attività sportiva da queste parti non mancano.
Altro argomento. Nei momenti di cippa è facile che tra windsurfisti si facciano delle considerazioni su come e quanto questo sport sia invecchiato. Le nuove generazioni si dedicano ad altre attività, ed è inutile negare che il kitesurf sta avendo la migliore sul nostro sport preferito per una serie di motivi diversi come 1) la maggior facilità di apprendimento 2) la praticità del trasporto dell'attrezzatura e 3) il costo dei materiali. Così mi sono messo su Google Trends a fare un po' di ricerca... ecco cosa ne viene fuori. Inserendo le parole "Windsurf, Kitesurf" questo è il risultato:
Il grafico indica i volumi di ricerca registrati a partire dal 2004. Il kitesurf nel corso degli anni ha pressocchè annullato il gap che lo separava dal windsurf; quest'ultimo inoltre rivela un trend fortemente negativo. E' possibile che nel 2010 o forse nel 2011, se non succede qualcosa di rivoluzionario, ci sarà il sorpasso.
Andando poi a spulciare le statistiche per l'Italia il risultato appare sorpendente:
Dal 2004 i volumi di ricerca per la keyword "windsurf" sono praticamente dimezzati, e probabilmente questo trend trova riscontro nello scarso interesse che il nostro sport sta avendo nelle nuove generazioni. Alcuni motivi li ho elencati qui sopra; ci sarebbero da fare altre osservazioni, quali lo scarso interesse nel promuovere a livello locale questo sport, lo scarso coordinamento delle federazioni, l'accanimento delle forze dell'ordine nei nostri confronti. Fatto sta che, conti alla mano, l'interesse per il windsurf stia inesorabilmente diminuendo. Di questo passo fra qualche anno, sulle spiagge vedremo solo kite.
Ah, ultimo: fino al 2005 i nostri cugini, a quanto pare, non si azzardavano a mettersi in acqua nei mesi invernali... poi sono cresciuti ;-)
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